LA PARETE DELLA VESCICA
La vescica è rivestita da un epitelio di transizione detto anche urotelio. Esso è composto da tre strati di cellule di forma diversa che hanno funzione protettiva:
- la barriera superficiale, con cellule a forma di ombrello disposte in un’unica fila, impedisce il passaggio dell’urina e delle tossine negli strati sottostanti.
- la barriera laterale, formata da cellule clavate, impedisce il passaggio dell’urina all’interno dell’urotelio grazie a delle giunzioni (tight junctions) che tengono legate le cellule anche durante i processi di distensione e contrazione della vescica.
- la barriera basale, con cellule cubiche o cilindriche, che permette l’adesione dell’urotelio alla lamina basale, al di sotto della quale c’è la parete muscolare.
L’integrità di questi strati è fondamentale per mantenere in salute l’urotelio. L’alterazione dello strato superficiale può portare al passaggio di sostanze irritanti contenute nell’urina, quali batteri, microcristalli, proteine e molecole tossiche. Quando queste penetrano negli strati più profondi, attivano i mastociti e innescano reazioni infiammatorie. Questi processi possono arrivare ad interessare i nervi e la muscolatura sottostanti generando la tipica sintomatologia che porta dolore, frequenza e urgenza minzionale.
VESCICA PROTETTA
Per ridurre ulteriormente il contatto della parete della vescica con l’urina, l’urotelio è protetto normalmente da uno strato di molecole altamente igroscopiche, i glicosaminoglicani (GaGs) che comprendono:
- eparine ed eparansolfati
- ialuronati
- condroitinsolfati e dermatansolfati
- cheratansolfati
Tra i GaGs il Condroitinsolfato e l’Acido Ialuronico sono quelli maggiormente rappresentati.
Infezioni urinarie ricorrenti, radicali liberi, sostanze inquinanti, farmaci, cristalli e radioterapia possono danneggiare lo strato di GaGs, esponendo l’urotelio alle sostanze dannose e ai batteri che innescano processi infiammatori. Aumenta l’espressione delle citochine IL-1, IL-6 e IL-8 e si attiva la risposta immunitaria.
RIPARANO L'UROTELIO, MA NON SOLO!
Studi scientifici hanno dimostrato come l’assunzione di Acido Ialuronico e Condroitinsolfato sono in grado di ristabilire il coating uroteliare e spegnere i processi infiammatori associati ai danni alla parete vescicale.
L’Acido Ialuronico assunto per via orale si è mostrato in grado di :
- stimolare la produzione endogena del Condroitinsolfato
-
di sopprimere la risposta infiammatoria, riducendo l’espressione delle citochine pro-infiammatorie.
- Migliorare il trofismo vaginale
Acido Ialuronico e Condroitinsolfato vengono normalmente utilizzati sottoforma di instillazioni vescicali in patologie gravi quali la Cistite Interstiziale (CI) e la Sindrome del Dolore Vescicale (BPS) per ridurre efficacemente i sintomi. Questo tipo di formulazione non sempre viene accettata di buon grado dalle pazienti, sia per l'invasività che per i costi.
L’aderenza alla terapia è un aspetto fondamentale anche in presenza di alterazioni all’urotelio non dovute a patologie gravi, quindi può essere utile avere delle terapie alternative, con altra formulazione e con una miglior compliance.
Terapie orali brevi con GagS in pazienti con sintomatologia non importante hanno migliorato l’aderenza alla terapia e hanno avuto maggior efficacia nella riduzione della sintomatologia.