INGREDIENTI / L-Metionina

PROPRIETÀ E USI

La metionina fa parte degli amminoacidi essenziali, cioè di quegli amminoacidi che non vengono sintetizzati nel nostro organismo ma devono essere assimilati con la dieta. Nella sua naturale forma levogira L- è una componente fondamentale delle proteine e la sua concentrazione deve essere ottimale, altrimenti la sintesi proteica diventa inefficace. Dalla Metionina si ricava la Cisteina, un altro amminoacido solforato in grado di creare legami proteici e di rilasciare ioni H+ per ossidazione.
La metionina, dunque, ha molteplici funzioni:

  • partecipa alla sintesi di carnitina;
  • interviene nella produzione di melatonina;
  • limita l’accumulo di grasso nel fegato;
  • chela certi metalli pesanti;
  • insieme alla cisteina è fonte di zolfo, necessario alla produzione di cartilagine;
  • rafforza le unghie e i capelli e normalizza il pH urinario;
  • previene la calcolosi di fosfato d’ammonio.

 

NORMALIZZAZIONE DEL pH URINARIO

Il pH urinario nell’arco della giornata subisce continue variazioni; tende ad essere più alcalino di giorno, soprattutto dopo i pasti, e acido durante la notte. Queste continue variazioni verso l’acido hanno lo scopo di difendere la vescica e il nostro organismo dalla proliferazione dei batteri e la loro risalita verso i reni.



I batteri responsabili delle infezioni urinarie hanno infatti un optimum di crescita a valori di pH tra 7 e 8. Mano a mano che il pH urinario si abbassa, si ha prima un rallentamento nella capacità di replicazione (effetto batteriostatico) poi la morte del patogeno per rottura della parete cellulare (effetto battericida).

Inoltre mantenere il pH urinario a valori acidi impedisce la sovrasaturazione e precipitazione di fosfati e conseguente formazione di calcoli che in presenza di batteri possono infettarsi e dare calcoli di struvite.

Perché è importante che il pH urinario sia acido?

Un gran numero di batteri Gram negativi sono in grado di alcalinizzare le urine per degradazione enzimatica dell’urea, creando condizioni di crescita a loro vantaggiose.

I batteri nitrato riduttori (Escherichia Coli, Aerobacter, Proteus, Klebsiella, Pseudomonas, Enterococchi, Stafilococchi ecc.) convertono i nitrati di origine alimentare in nitriti, spesso considerati insieme ai leucociti indicatori  precoci di infezione.

Ripristinando un pH urinario leggermente acido questi nitriti vengono trasformati in ossido di azoto (ossido nitrico), una molecola particolarmente efficace nel bloccare la replicazione batterica.



Utilizzare antibiotici da soli o integratori che non riportano il pH dell’urina a valori fisiologicamente acidi, può non essere sufficiente. Se il pH rimane basico, permangono le condizioni ideali per la ricolonizzazione batterica e la cistite può tornare sotto forma di recidiva. 

Assumere L-Metionina e vitamina C garantisce la produzione di ioni H+, che abbassano il pH dell’urina in modo dose dipendente, e rendono sfavorevole l’ambiente urinario alla vita dei patogeni. I nitriti presenti vengono trasformati rapidamente in ossido nitrico che funziona da antibatterico naturale e riduce la carica batterica, senza alcun effetto collaterale.

Un pH urinario mantenuto a livelli acidi previene la sovrasaturazione dei fosfati e la loro precipitazione con conseguente formazione di calcoli o incrostazioni di cateteri a permanenza, quando presenti.

Il sistema sanitario nazionale prevede la sostituzione dei cateteri ogni 30 giorni se in PVC e 60 giorni se in silicone. L’incrostazione di questi presidi rende necessaria la sostituzione precoce, con aumento dei costi per le ASL e notevoli disagi per il paziente che può subire lesioni alla mucosa durante l’estrazione del catetere (graffio) e può necessitare di antibiotico.



METIONINA E IPEROMOCISTEINEMIA

L’omocisteina è un amminoacido solforato intermedio prodotto durante la trasformazione della metionina in cisteina. Normalmente la sua concentrazione plasmatica è controllata dalle vitamine del gruppo B che la trasformano in cisteina o la riconvertono in metionina.



 L’omocisteina tende ad accumularsi nel sangue quando non si assumono quantità sufficienti di folati e vitamine. Esistono anche delle cause genetiche che portano a deficit negli enzimi che trasformano l’omocisteina e sono:

  • mutazione dell’enzima cistationina-β-sintetasi (CBS);

  • mutazione MTHFR;

  • deficit della metionina sintasi;

  • deficit della cobalamina reduttasi;

  • deficit della γ-cistationinasi.

Un accumulo di omocisteina nel sangue viene definito Iperomocistinemia, una condizione messa in relazione all’aumento del rischio di comparsa di alcune malattie anche molto gravi.

PESO mg Met+Cys/die

50kg 950mg

60kg 1140mg

70kg 1330mg

80kg 1520mg

Un errore molto comune porta a pensare che per ridurre la concentrazione di omocisteina nel sangue bisogna ridurre l’assunzione di metionina. Una scelta di questo tipo può portare all’interruzione del processo di sintesi di nuove proteine e alla degradazione di quelle muscolari già esistenti. A questo proposito le linee guida internazionali (Dietary Reference Intakes) stabiliscono il quantitativo di amminoacidi solforati necessari; l’RDA (Recomended Daily Allowance o dose giornaliera consigliata) suggerito per le persone adulte è di 19mg/kg/die. Nei bambini, nelle gravide e nelle donne che allattano l’RDA giornaliero è ancor più alto, perché maggiore è la necessità di sintetizzare proteine.

Per prevenire l’accumulo di omocisteina bisogna innanzi tutto tenere delle sane abitudini comportamentali e dietetiche:

  • eliminare bevande alcoliche;

  • non fumare;

  • limitare il consumo di caffè che interferisce con l’assorbimento delle vitamine B;

  • fare esercizio fisico;

  • assumere quantità sufficienti di vitamine B6, B12 e acido folico.


SE SI ASSUME METIONINA C'É IL RISCHIO DI ACIDIFICARE TROPPO?

L’effetto della metionina a livello urinario è dose dipendente, cioè tanta se ne assume e tanto sarà l’effetto sul pH urinario. Ogni 100mg di Metionina vengono escrete nelle urine 0,6mmol di H+. Le due compresse di ACIDIF® danno un apporto di 800mg di metionina e rilasciano nell’urina 4,8mmol di H+, impiegate nella normalizzazione dell’ambiente urinario e nella trasformazione dei nitriti batterici in ossido nitrico. La posologia indicata si trova ben al di sotto dell’RDA giornaliero, pertanto l’effetto acidificante ottenuto è del tutto fisiologico. 

É possibile assumere metionina anche dalle proteine animali presenti nella carne, uova e latticini. Cereali, legumi e semi hanno infatti concentrazioni di metionina molto inferiori (in media 200mg per 100gr di prodotto).



In regimi alimentari ristretti o di tipo vegetariano e vegano, la quantità di metionina assunta giornalmente può essere più bassa. 

Il potenziale carico renale acido di un cibo in un organismo sano è calcolabile e si definisce PRAL. Lo zolfo (S) e il fosforo (P) presenti negli alimenti conferiscono un potere acidificante; il magnesio (Mg), il potassio (K) e il calcio (Ca) conferiscono un potere alcalinizzante. Un PRAL positivo indica un alimento acidogeno, un PRAL negativo indica un alimento alcalinizzante. La somma dei PRAL di tutti gli alimenti assunti con la dieta definiscono il carico acido apportato all’organismo.  

Le valenze acide e alcaline introdotte con l’alimentazione vengono riversate nel torrente circolatorio e innescano i sistemi tampone per mantenere il pH sanguigno tra i 7.35 e i 7.45. Gli eccessi acidi e basici vengono eliminati nelle urine. Il carico alcalino sotto forma di bicarbonato viene recuperato a livello renale, gli ioni acidi H+ vengono escreti nell’urina conferendole il caratteristico pH acido. 

Durante le 24 ore il pH urinario varia continuamente; tende ad essere basico dopo i pasti quando cioè arriva il carino alcalino, acido tra un pasto e l’altro e di notte quando si ha il digiuno. (vedi grafico sopra).


METIONINA E ANTIBIOTICO

Le ultime linee guida SIU per il trattamento delle infezioni urinarie invitano i signori medici ad utilizzare in modo “ragionato ed appropriato la terapia antibiotica delle cistiti non complicate” considerando “l’utilizzo smoderato di antibiotici ad ampio spettro come i fluorchinoloni, le cefalosporine e gli aminoglicosidi ha creato un tasso di resistenze elevate che ad oggi risulta davvero preoccupante”. La situazione critica in termini di resistenze ad antibiotici ha portato recentemente molti medici a prescrivere molecole di vecchia generazione per la gestione delle infezioni urinarie. Molti di questi vecchi antibiotici hanno un’attività ottimale in ambiente urinario acido (vedi tabella).