
Lo zinco è un elemento che non può essere prodotto dal nostro organismo e pertanto deve essere introdotto con l’alimentazione o attraverso l’uso di integratori alimentari.
Il corpo umano contiene dai due ai quattro grammi di zinco, la maggior parte dei quali immagazzinati nei muscoli, nel pancreas, nelle ossa.
Rappresenta il secondo elemento traccia più abbondante dopo il ferro.
A COSA SERVE?
Essendo presente in ogni singola cellula del nostro corpo, questo elemento gioca un ruolo chiave in numerosi processi organici, tra cui la produzione di molti enzimi, per esempio l’alcol deidrogenasi indispensabile per tollerare le bevande alcoliche. È inoltre un elemento essenziale alla stabilizzazione delle membrane cellulari contribuendo al mantenimento dell’integrità di cellule e organi.
Insieme al selenio, lo zinco lega i metalli pesanti come il piombo, che viene accumulato nel tuo corpo. I minerali e i metalli pesanti formano un complesso insolubile nel quale i metalli pesanti perdono il loto effetto tossico. In questo modo, i minerali proteggono il tuo corpo, soprattutto le cellule nervose, dai danni causati dai metalli pesanti.
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Antiossidante;
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Regolatore dell’equilibrio acido base;
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Elemento chiave nella produzione di numerosi enzimi;
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Avere un ruolo attivo nella protezione dalla calcolosi renale;
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Come topico, azione lenitiva e riparativa della cute.
COME SI ASSUME?
Lo zinco è presente soprattutto in alimenti di origine animale quali ostriche, fegato, carni in genere, uova, latte e derivati.
Quello presente nei vegetali è inoltre molto meno disponibile ad essere assorbito dall’organismo.
Non è raro quindi dover ricorrere ad integratori alimentari che possano permettere di arrivare alla quota giornaliera consigliata.
QUANTO NE SERVE?
Secondo i consigli della Società Tedesca dell'Alimentazione, gli uomini dovrebbero consumare dieci milligrammi di zinco al giorno, mentre le donne dovrebbero consumarne solo sette. Durante la gravidanza, il fabbisogno giornaliero aumenta a dieci milligrammi, dal momento che la madre deve provvedere al bisogno del feto e ne perde grandi quantità, a causa del continuo bisogno di urinare.
QUANDO MANCA?
Visto il suo ruolo importante, la carenza di zinco può manifestarsi in molteplici situazioni:
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Caduta dei capelli;
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Indebolimento delle unghie
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Diminuzione del senso dell’olfatto;
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Crampi muscolari;
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Diarrea;
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Disfunzione erettile.
SE É IN ECCESSO?
Non è semplice andare in accumulo di zinco, ma gli effetti collaterali più comuni in caso di eccesso di assunzione sono legati alla presenza di cattivo gusto in bocca e a episodi di nausea.
Se l’accumulo si protrae per lungo tempo si potrebbe avere un’alterazione del metabolismo del rame del ferro e portare ad una riduzione dei livelli del colesterolo HDL.