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 Oggetto: Calcolo di ossalato di Calcio Monoidrato

Domanda:

Mi è stato rimosso per via endoscopica un calcolo dall'uretere del rene sinistro. Il calcolo analizzato presso il V/s centro è risultato di OSSALATO DI CALCIO MONOIDRATO. Nello stesso rene è presente un calcolo a stampo di circa 25 mm presumibilmente della stessa natura. Vorrei sapere se:

-questo calcolo può frantumarsi in frazioni più piccole che possano produrre coliche

-se è consigliabile eliminarlo per via endoscopica probabilmente in più sedute

-se e quali accorgimenti/ cure adottare per tenerlo sotto controllo.

una tac ha rilevato presenza di piccoli calcoli anche sul rene destro.

Io ho forti perplessità sulla rimozione del calcolo a stampo e preferirei soluzioni alternative.

 
Risposta:

Buongiorno,

il calcolo da ossalato di calcio monoidrato è molto duro, la sola terapia medica non è sufficiente a risolvere la problematica, ne può impedire l’ulteriore accrescimento.

In questo caso vanno programmati dei controlli ecografici seriati associati ad una terapia con Lithos Plus.

La rottura spontanea del calcolo è impossibile, la formazione di frammenti di minori dimensioni può derivare da trattamenti quali la litotrissia extracorporea (che le sconsiglio visto le dimensioni del calcolo) o la RIRS. 

Quest’ultima è la metodica che le consiglierei per risolvere la litiasi a stampo, anche se vista la natura del calcolo potrebbero essere necessarie due procedure.

In alternativa può sottoporsi ad una PCNL.

I piccoli calcoli a destra vanno solo monitorizzati.

Ultimo consiglio quello di bere abbondantemente.

Spero di essere stato esaustivo.

Cordialmente.

 

Dott.Gioacchino Leto 

Specialista in Urologia

U.O.C. di Urologia

Ospedale S. Giovanni di Dio di Agrigento


Oggetto: Pseudomonas Aeruginosa nelle urine

Domanda:

La tua domanda:

Buon pomeriggio. Inizio maggio le analisi alle urine evidenziavano 5-10 leucociti /campo- numerosissimi batteri, sangue tracce, nitriti assenti. Per vari motivi tra cui malattia del medico di famiglia, solo il 15 giugno ho fatto l'esame colturale delle urine, anche perché non avevo cistite ma un può di peso e una notte qualche dolorino sovrapubico che è passato bevendo di più. Ieri ho ritirato il risultato e contrariamente a quanto verificatosi un paio di volte in passato (2015 - 2017- batterio Klebsiella Pneumoniae 1.000.000 risolto con 400 mg Cefixime x 5 gg) il batterio questa volta è Pseudomonas Aeruginosa 1.000.000 con un antibiogramma:

Piperac/Tazobactam MIC inf. 4

Cefotaxime R

CEFTAZIDIME inf. 0,12

Cefepime 1

IMIPENEM 0,5

Meropenem inf. 0,25

Amikacina 4

Gentamicina inf 1

Ciprofloxacina inf. 0,06

Fosfomicina R

TRIMETHOPRIM/SULFAN. R

La dottoressa questa volta mi ha detto di non trovare alternativa al Ciproxin, 500 mg x 6 gg. (non vorrei proprio assumere i fluorochinoloni,) se non delle punture di altri antibiotici ,che mi sembrano tutti comunque abbastanza pesanti e per situazioni più serie...In passato oltre al tamoxin risolvevo col Monuril x 2 in caso di cistite, senza fare antibiogramma, e risolvevo (per lo meno i sintomi). Ho cominciato a bere di più e sto prendendo probiotici e Kir al supermercato. Per aumentare la mia confusione, un medico ospedaliero che di tanto in tanto consulto mi ha detto che la dose corretta di Ciproxin dovrebbe essere 500 mg ma due volte al giorno, per 6 gg. Vorrei assumere degli integratori per vedere se posso risolvere, senza antibiotico. Cosa ne pensate e mi consigliate? Assumo Cardirene 100 e Armolipid Plus per una placca ateromasica, e ho visto che il Cranberry mi procurava dolori muscolari, perché ho visto dopo su Internet che potenzia l'Armolipid.

Grazie molte per una gentile risposta.

 

Risposta:

Cara Sig. Susanna,

il batterio in questione è piuttosto difficile da eliminare senza antibiotici e quindi Le confermo che la ciprofloxacina, assunta correttamente due volte al giorno 500 mg alla volta, sarebbe l'ideale.

Tra l'altro vi è resistenza al Monuril per cui l'assunzione in questo caso sarebbe del tutto inutile. Tuttavia, viste le Sue resistenze e dato che l'alternativa sarebbero antibiotici per via intramuscolare, potrebbe provare

ACIDIF plus compresse retard  1 al mattino a digiuno e 1 alla sera prima di coricarsi e AXIL bustine 1  prima di colazione. 

L'Acidif plus non contiene Cranberry, quindi non dovrebbe darle fastidio, l'Axil aumenta le difese immunitarie. Dopo 15 giorni di questa cura  ripeta l'urinocultura... speriamo funzioni!

Beva molta acqua, almeno due litri al giorno, e vada in bagno ad urinare anche se non sente lo stimolo.

Cordialmente.

 

 

Dott. Maurizio Daccò
Specialista in Medicina Interna

Medico di famiglia
Pavia


Oggetto: Cistiti ricorrenti in premenopausa

Buona sera


Scrivo per un problema urinario. 
Ho 53 anni e sono in fase di premenopausa. Ho sofferto per anni di cistiti ricorrenti che avevo risolto con integratori in particolare con una cura di uticran e con un antibiotico che mi pare fosse irotractin ( parlo di una quindicina di anni fa). Ogni tanto mi ricapitava ma non spesso. In questo periodo sta ricapitando nuovamente in modo ricorrente.

Mi è stato prescritto un antibiotico ovvero neo Furadantin che oltre a darmi fastidio allo stomaco e al colon ( sono affetta da gastrite autoimmune) non mi pare mi stia risolvendo i problemi.


Potete darmi qualche consiglio?
Grazie

Risposta:

Buongiorno,
intanto le consiglio di fare un esame delle urine con urino-coltura ed antibiogramma per individuare esattamente la presenza e il tipo di infezione, qual’ora dovesse essere positiva può prendere Acidif plus compresse 1 la mattina e una la sera per 14 giorni associata, eventualmente, all’antibiotico mirato.
Per il problema della recidiva può assumere Acidif Pro bustine, 1 bustina la sera prima di andare a letto a vescica vuota per due mesi, in assenza di batteriura.

Cordialmente.

 

Cordialmente.

Dott.ssa Germana Di Miceli

Specialista in Ginecologia e Ostetricia

Ospedale di Licata Giacomo D'Altopasso - Agrigento


 Oggetto: Ureterocutaneostomia bilaterale

Domanda:

Ho subito 3 anni fa una cistectomia radicale e ho due cateteri nella pancia. Ho frequenti infezioni urinarie, urine un po' sporche di muco e qualche volta cateteri tappati.

Al cambio dei cateteri ogni 28 gg mi fanno prendere gli antibiotici.

Cosa mi consigliate per prevenire le infezioni?


Cordiali saluti.

 
Risposta:

Buongiorno signora

Suppongo che lei abbia una Ureterocutaneostomia bilaterale. Per definizione sono derivazioni urinarie sporche, esposte al rischi di infezione.

Il miglior modo per evitarle è effettuare la sostituzioni dei tutori ureterali (i tubicini) in modo sterile, presso adeguato ambiente ospedaliero.

In tal modo potrebbe essere evitata la profilassi antibiotica.

Consiglio di assumere Acidif Plus 1 cpr mattina e sera 5 gg prima della sostituzione ed i 5 gg successivi.

La presenza di muco è normale, un’abbondante idratazione riduce il rischio di ostruzione.

Cordialmente.

 

Dott.Gioacchino Leto 

Specialista in Urologia

U.O.C. di Urologia

Ospedale S. Giovanni di Dio di Agrigento


 Oggetto: Acidità urinaria e calcoli

Domanda:

Buongiorno,

volevo qualche informazione perché soffro di calcoli renali di acido urico da 2 anni. Ho avuto vari interventi di cui l'ultimo complicato da un'infezione.

Ho una forte acidità  urinaria, ho fatto test metabolico. Assumo Lithosolv Plus 2/3compresse al giorno ormai da 5 mesi. Ora ho effettuato l'ultimo intervento il 15 giugno e ho 2 piccoli residui al calice superiore: uno di 3,7mm e un altro di 1,2 mm. 

Sto provando sempre con Lithosolv sperando di avere notizie positive nonostante misuri il ph a varie ore della giornata e non sia mai 7/8

Può dipendere anche da altro questa acidità urinaria?

Sarei molto lieto e vi ringrazio anticipatamente di ricevere una risposta esaustiva sul tutto, grazie ancora

 
Risposta:

Gentile utente,

un’infezione post intervento è una complicanza abbastanza frequente.

I frammenti litiasici residui sono piccoli, non dovrebbero causarle grossi problemi, potrebbero dissolversi o essere eliminati spontaneamente data l’esigua dimensione.

La terapia con Lithosolv è adeguata.Occorrerebbe visionare il test metabolico per avere una visione completa del problema. Indispensabile valutare l’Uricemia ed iniziare eventualmente una terapia con Allopurinolo, ridurre drasticamente l’introito proteico, introdurre piccole quantità di bicarbonato di sodio nella dieta se l’alcalinizzazione delle urine dovesse risultare estremamente difficoltosa.

Cordialmente.

 

Dott.Gioacchino Leto 

Specialista in Urologia

U.O.C. di Urologia

Ospedale S. Giovanni di Dio di Agrigento


Oggetto: Prostatite e Gotta

Domanda:

Buongiorno Dottore,

alcune volte l'anno purtroppo ho episodi di prostatite (con presenza di batteri Escherichia Coli nelle urine) che risolvo (come prescritto dall'urologo) con antibiotico abbinato ad una cura con uno dei tanti integratori che hanno come base di serenoa repens + tamsulosina. Fortunatamente è una iperplasia prostatica benigna. Conseguentemente a questo ho anche episodi di gotta al piede sinistro. Recenti esami del sangue, riportano acidi urici alti (9,2 mg/dl). Un amico mi ha consigliato LITHOS Retard compresse da 0,128 mg che lui una regolarmente con successo per evitare calcoli. La domanda è: ci sono correlazioni tra la prostatite e la gotta ? Posso usare LITHOS citato?

Grazie

Risposta:

Buongiorno, 

non c'è relazione tra ipertrofia prostatica o prostatiti ricorrenti e iperuricemia. L'aumento dell'acido urico nell'organismo è una situazione che si associa ad aumento della sintesi di purine, con successiva iperproduzione di acido urico, o alterazione della filtrazione a livello renale. L’aumentata sintesi di purine può essere esogena, quindi assunta con il cibo, ad esempio carni rosse, o endogena cioè prodotte dal metabolismo corporeo. Il valore di acido urico 9,2 mg/dl è un valore alto quindi andrebbe indagato ed eventualmente andrebbe impostata una dieta adeguata associando o meno l’assunzione di allopurinolo. 

Per quanto riguarda la prevenzione della formazione di calcoli di acido urico le consiglio l’assunzione di Citrato di Potassio (LITHOSOLV) una bustina la mattina e una la sera controllando il pH delle urine (con le apposite strisce che trova nella confezione) che deve mantenersi intorno a valori compresi tra 6 e 6,5. Se dopo questo l’alcalinizzazione delle urine non desse risultati entro qualche giorno è consigliabile contattare il proprio medico per ragionare su una maggiore quantità di citrato di potassio.

Cordialmente.


Dott. Roberto Castellucci

Specialista in Urologia

Ospedale SS Annunziata di Chieti


Oggetto: Riduzione del GFR

Domanda:

Gent.mo Dott.

Ho effettuato le analisi del sangue nelle quali ho riscontrato una lieve riduzione del GFR a 79,42, a marzo 2019 era 84 e a marzo 2018 era 113. Nelle ultime analisi avevo la creatina a 0,83 (0,5/0,95) e azotemia a 45 (17/50). Ora vorrei chiedeVi se è il caso di approfondire la situazione visto che mia nonna paterna ha avuto problemi ai reni tra cui fare dialisi e finendo gli ultimi giorni con rene artificiale. E' il caso di provvedere a effettuare altre analisi, rivolgermi a uno specialista? La mia paura è che nell'arco dei 2 anni il valore è sceso e non vorrei che peggiorasse ulteriormente.

Ringrazio in anticipo

Risposta:

Gentilissima Sig.ra utente di questa rubrica,

certamente, pur non essendo il caso di preoccuparsi, la famigliarità che denuncia (anche se non dice perchè era finita in dialisi) la obbliga credo proprio ad approfondire. 
Deve quindi eseguire una visita nefrologica con i seguenti esami:

Esame urine, creatinina clearance e proteinuria delle 24 ore, ed ecografia addome.

Naturalmente si controlli (o faccia controllare dal suo medico curante) più volte la pressione arteriosa. Porti esami precedenti specie se avesse già fatto esame urine ed ecografie addome e creatininemie. 
Si faccia raccontare bene la storia famigliare delle malattie presenti e faccia la raccolta delle urine per bene: la prima minzione all'inizio va gettata nel water e tutta l'urina che farà da quando ha gettato via le prime urine andrà raccolta sino alla stessa ora del giorno successivo.

Con le poche notizie anamnestiche che ha fornito non le so dire altro ma questo è veramente il minimo che deve fare!!

Cordialmente.

Dott. Marco Lombardi

Specialista in Nefrologia

Presidio Ospedaliero SM Annunziata, Antella - Firenze


 Oggetto: Calcoli Renali 

Domanda:

Salve,

sono stato al pronto soccorso e mi hanno detto di avere dei calcoli alla coliciste e al Rene sinistro.
La mia domanda è, dolore problema vescica, inguine e al rene sx. Penso sia normale?

2 domanda, perchè fa male il tutta la gamba fino al ginocchio? 

Grazie. 

Risposta:

Egregio utente, 

i calcoli alla colecisti e rene sono di natura diverse e non danno gli stessi sintomi.

Il dolore al fianco sinistro, inguine e sovrapubico (vescicale) possono essere dovuti a calcoli, mentre è molto strano che questo dolore arrivi alla gamba, più tipico per patologie del rachide (schiena).

Se non l'ha ancora eseguita, farei una TC addominale senza MDC, in modo da capire bene com'è la situazione e quindi valutare eventuali trattamenti. 

Cordialmente.


 

Dott. Nicola Arrighi

Specialista in Urologia

Esperto in medicina della Riproduzione




Oggetto: Sospetto calcoli renali

Domanda:

Salve Dottore,

è da circa 1 mese che sto soffrendo con un forte dolore che mi prende il dorso destro fino all'addome ho praticato terapia di toradol e spasmex ma senza alcun risultato.
Poi sono stata visitata al P.S con un eco Addome mi hanno diagnosticato sospetto coliche renali e mi è stata prescritta una terapia con Ciproxin 500 e voltaren in caso di dolore ma nonostante tutto il dolore era sempre accentuato sono ricorsa di nuovo al P.S mi hanno fatto un T.A.C addome e mi hanno detto sospetto dei diverticoli infiammati mi hanno prescritto rocefin siringhe più spasmex. Terapia terminata 3/4 giorni fa il dolore e ancora dolcemente con me.
Cosa mi consigliate?

Grazie

Risposta:

Buongiorno, 

per comprendere appieno la natura del suo dolore bisognerebbe sapere se vi sono associati sintomi urinari o meno, se il dolore è irradiato anche in altre zone del corpo e se è associato ai movimenti. Da quello che mi sembra di capire ad un Tc addome senza mdc che Lei ha effettuato tramite PS non risultano presenti dilatazione delle cavità renali dovute alla presenza di calcoli ureterali bilateralmente ma c’è il sospetto di diverticoli infiammati per i quali ha già iniziato una terapia. 
Io le consiglierei di farsi rivedere dal suo urologo di fiducia per esser certi che non ci siano calcoli ureterali da trattare e poi fare un consulto anche da un gastroenterologo. 
In attesa di effettuare tali consulti potrebbe iniziare una terapia con Evandol cp: 1 cp x 2 al di lontano dai pasti per ridurre l’infiammazione locale

Cordialmente.


Dott. Roberto Castellucci

Specialista in Urologia

Ospedale SS Annunziata di Chieti


Oggetto: Lithosolv in gravidanza

Domanda:

Buongiorno.

Assumo ogni giorno Lithosolv Plus (1 compressa al mattino e una la sera) per mantenere il ph urinario a 7 a causa di una calcolosi recidivante da cistinuria.
Vorrei tentare una gravidanza e vorrei capire se posso continuare ad assumere Lithosolv plus nei giorni precedenti l'ovulazione e soprattutto nei giorni successivi all'eventuale concepimento fino alla scoperta della gravidanza.

Potrei eventualmente assumere un altro integratore al posto di lithosolv plus?

Il mio medico mi ha consigliato per sicurezza di sospendere tutto perché teme che alcalinizzare troppo le urine e di conseguenza il sangue possa dare problemi, io però so per esperienza che i calcoli si formano molto velocemente non appena interrompo la cura...cosa posso fare?
 
Cordialmente.

Risposta:

Gentilissima Utente,

L'assunzione di Lithosolv Plus (1 compressa al mattino e 1 alla sera) per alcalinizzare le urine non crea nessun problema sia in fare preconcezionale che in gravidanza: può utilizzare tranquillamente questo integratore per prevenire la formazione di calcoli fastidiosi in gravidanza, già condizione predisponente coliche renali per l'effetto compressivo dell'utero su ureteri e vie urinarie.

In fase periovulatoria, alcalinizzando sia le urine che di conseguenza le secrezioni vaginali, si evita l'ambiente fortemente acido della vagina che provoca la morte di molti spermatozoi, quindi ai fini di una ricerca di gravidanza, l'utilizzo di Lithosolv potrebbe essere solo d'aiuto.

Unica accortezza da tenere in considerazione per gli effetti sistemici di Lithosolv Plus  è nei casi di pazienti affetti da iperkaliemia, da ipermagnesemia, o da condizioni che possano predisporre alla comparsa di tali alterazioni plasmatiche come insufficienza renale cronica, diabete mellito non controllato o utilizzo cronico di  farmaci risparmiatori di potassio (triamterene, spironolattone, amiloride) che potrebbero determinare iperkaliemia.
Dove la sua anamnesi personale dovesse riscontrare una o più patologie di questo tipo, la invito a consultare il suo medio di fiducia che potrà sicuramente darle le indicazioni utili.

Cordialmente.

 

Dott.ssa Monica Prina

Specialista in Ginecologia e Ostetricia

Policlinico San Matteo di Pavia


Oggetto: Lithos in allattamento

Domanda:

Gent.mo Dott.

Buongiorno, vorrei sapere se Lithos compresse e Lithos Plus compresse sono controindicate in allattamento
 
Cordialmente.

Risposta:

Gentilissima Utente,

Se è predisposta alla formazione di calcoli, può essere sicuramente utile un'integrazione con LITHOS e soprattutto LITHOS PLUS per almeno i primi 3 mesi di allattamento che sono quelli più impegnativi e che possono portare ad una perdita di liquidi, vitamine e minerali essenziali, se non correttamente supportati con buona idratazione e adeguata integrazione della dieta quotidiana. 

L'allattamento in generale comporta un consistente consumo di calorie, per cui una dieta non adeguata priva di vitamine e minerali essenziali (ad esempio potassio, magnesio, calcio, ferro, vitamina C, D, B12, e zinco) può provocare anche affaticamento e sbalzi d'umore.

Durante la gravidanza e l'allattamento il magnesio è un elemento importante per il mantenimento della salute della donna e del bambino. 

Aiuta inoltre la produzione e la conservazione dell'energia in un periodo di maggiore richiesta per la donna. Inoltre il magnesio facilita l'assorbimento di calcio, fosforo, sodio e potassio rafforzando così il tessuto osseo.

Lo Zinco è un microelemento, cioè un minerale presente nell'organismo in piccole quantità (in un individuo adulto ne sono normalmente presenti circa 2 grammi: durante l'allattamento è importante integrare la quota di zinco persa con il latte).
Lo Zinco è un componente di centinaia di complessi enzimatici coinvolti nel metabolismo di proteine, lipidi, carboidrati e acidi nucleici. Inoltre è necessario per il funzionamento di diversi ormoni, inclusi quelli della tiroide, l'insulina, gli ormoni sessuali e l'ormone della crescita.


La sua presenza è importante sia per stabilizzare le membrane e altri componenti cellulari, sia per la struttura e l'integrità degli organi. E' essenziale per la divisione cellulare e per la crescita e lo sviluppo durante la gravidanza, l'infanzia e l'adolescenza. Inoltre è coinvolto nella sintesi del DNA, nell'espressione dei geni, nella risposta immunitaria, nella guarigione delle ferite e nella riparazione dei tessuti. Infine è coinvolto nella percezione del gusto e dell'olfatto.

Integri la sua dieta nel periodo di allattamento per proteggere

te stessa e per offrire al tuo bebè un latte di migliore qualità.

Cordialmente.

 

Dott.ssa Monica Prina

Specialista in Ginecologia e Ostetricia

Policlinico San Matteo di Pavia

 


 Oggetto: Cistite Cronica

Domanda:

Buongiorno,
 
Da agosto dell’anno scorso sto combattendo con la cistite. Passata da escherichia coli, Enterococcus, Klebsiella e adesso ancora escherichia coli. Sto terminando la cura con degli integratori a base di d-Mannosio, Morinda Citrifolia, acido ialuronico. Ho letto dei prodotti Acidif e acidif plus e sinceramente vorrei provarli per vedere se quel fastidioso bruciore alla fine della minzione possa passare. Anche a stare seduta ho questo fastidio, infatti al lavoro sto seduta su una ciambella. Ho una perplessità: i prodotti acidif si possono prendere anche se soffro di pressione alta? Per la pressione prendo norvasc 5mg e bisoprololo 2,5mg. Grazie mille per l’attenzione.
 
Grazie 

Risposta:

Cara Sig.ra,

i prodotti della Linea Acidif possono essere utilizzati con assoluta serenità. 
Può iniziare con Acidif Plus cpr, 1 la mattina e 1 la sera per 14 gg, e continuare poi con Acidif Pro come prevenzione, da utilizzare nella misura di una bustina la sera per 2 mesi.

Cordiali saluti.


 

Dott.ssa Claudia Trapani

Specialista in Ostetricia e Ginecologia 




 

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