Oggetto: Lithos e ipertensione arteriosa
Domanda:
Buongiorno,
è da tempo che assumo 2 compresse di Lithos al giorno su indicazione medica per la cura di una calcolosi, vorrein sapere se a fronte di una terapia per ipertensione (mezza pastiglia di moduratic e mezza pastiglia di enalapril al giorno) è indicato continuare la terapia con Lithos avendo letto come controindicazioni dei farmaci per ipertensione l'assunzione integratori di potassio.
Grazie e cordiali saluti
Risposta:
Gent.mo utente di questa rubrica,
la domanda che pone ha un razionale evidente poiché l’amiloride contenute nel prodotto Moduretic è un risparmiatore di potassio (K) e l’Enalapril come ace-inibitore ha tra i suoi effetti quello di modificare un’asse ormonale che può produrre un aumento del K circolante.
Lei in un modo tipicamente spannometrico (da paziente non me ne voglia) mi da troppe poche indicazioni, per cui sarò costretto a darle delle notizie che avranno un range di generalità ma credo di riuscire a farle capire quanto è necessario.
Prima di tutto non mi da la dose assunta dei due farmaci (mezza pasticca di quello e mezza di quell’altro): per intendersi mezza cpr da 5 o 10 o 20 mg di Enalapril fanno una bella differenza per cui se assume 2.5 mg/die il rischio è modestissimo e se 20 è maggiore. Secondo di poi non mi dice niente sulla sua funzionalità renale: il rene tra le 1000 cose che fa due tra le principali sono: risparmiare sodio ed eliminare K. Pertanto se la sua funzione renale non fosse perfetta (più fosse ridotta, peggio sarebbe) assumere un diuretico risparmiatore di potassio, un antiipertensivo che può farlo aumentare, ed un integratore contenente K e Mg, potrebbe essere pericoloso.
Dopo il lato negativo mi lasci parlare guidato dal buonsenso: se il suo medico sapendo che fa un integratore con citrato di K non le ha detto niente quando le ha consigliato o le hanno consigliato questi 2 farmaci vuol dire che è confidente o che sa che i suoi reni sono ben funzionanti per cui il rischio è basso/assente. Se così non fosse potrebbe fare un altro diuretico (sempre un tiazidico che fa risparmiare calcio nelle urine… momento patogenetico della sua calcolosi renale?... io non lo so ovviamente) che non ha però l’amiloride che risparmia il K, per esempio la Indapamide (da 1.5 per esempio) riducendo il rischio di iperK. Da ultimo potrebbe sempre controllare la creatinina e soprattutto Na e K dopo 15-20 giorni di questa terapia e conoscere effettivamente se ha una iperpotassiemia o meno… e se avesse tali esami prima della assunzione di questi nuovi farmaci potrebbe fare il confronto tra prima e dopo (un po’ spannometrico anche questo ma sicuramente per il suo medico indicativo dell’effettivo rischio).
Spero di essere stato sufficientemente chiaro e di esserle stato utile. Fa bene a preoccuparsi ma non più di tanto e soprattutto per niente dopo che avrà fatto gli eventuali controlli di cui sopra.
Non so niente della sua calcolosi renale ma il citrato di K e Mg è un presidio quasi indispensabile assai spesso!
Con i miei migliori auguri.
Dott. Marco Lombardi
Specialista in Nefrologia