Oggetto: E. coli
Domanda:
Salve,
Da gennaio 2018 è iniziato il mio calvario con le cistite, causate da escherichia coli, sia a livello urinario che vaginale, le premetto che non ho il colon dal 2008 per una poliposi familiare e mi hanno praticato una colectomia totale, in dieci anni non mi era mai successo di avere questi tipi di problema, cioè le cistiti mi venivano una volte/ due all'anno. Purtroppo il prurito intimo esterno/interno è insopportabile che poi scatena la cistite o che il clitoride mi dia lo stimolo di urinare, le premetto che prendo regolarmente fermenti lattici mattina e sera, che bevo molta acqua… il mio medico di base conosce solo Ciproxin 500 rm, la ginecologa augmentin o cistalgan, creme o ovuli come meclon o micostop, o fermenti lattici vaginali, con mecloderm ovuli pensavo di aver risolto invece è ricomparso, ho un attività sessuale con mio marito una volta al mese visti i dolori durante i rapporti, vorremmo provare ad avere un bambino, ma psicologicamente non ce la faccio sembra un problema insuperabile.
Risposta:
Buongiorno, la situazione, per frequenza, sintomatologia e per i pregressi problemi appare effettivamente significativa, soprattutto con un importante impatto sulla qualità di vita.
In questo senso ritengo che sia difficile dare una soluzione che sia univoca e spesso per questi casi è necessario uno stretto follow-up e tarare la terapia in maniera attenta e ripetuta.
Posso però dirLe che procederei all'inizio in questo modo: pulirei le Urine con un antibiotico preso per circa 7 gg: magari sostituirei ciprofloxacina con un altro (es cefixima). Alternativa valida nei casi come i suoi (se sensibile all'Urocoltura): Fosfomicina per 3 gg prima di coricarsi. Assumerei dagli ultimi 2 gg di antibiotico e quindi con continuità (tutti i giorni per 30 gg poi a gg alterni) un prodotto che modifichi le urine, es. Acidif Plus. Questo contiene anche sostanze che dovrebbero dare sollievo alla sintomatologia infiammatoria. In alterantiva Acidif Pro contiene anche un fermento lattico (che peraltro Lei già assume) potrebbe bilanciare i due versanti.
Ovviamente il quadro andrebbe monitorato non solo sulla base dei sintomi, ma a 30 gg dall'inizio di terapia eseguirei esame urine ed urocoltura. Sulla base dei risultati di questa si decide come proseguire. Di certo il monitoraggio con questi esami deve essere eseguito ogni 2 mesi.
Cordialmente.
Dott. Nicola Arrighi
Specialista in Urologia
Esperto in medicina della Riproduzione