Tutte le risposte / Apparato genitourinario

Oggetto: Calcolosi Urinaria

Domanda:

Gent.mo Dott.

Sono affetto da calcolosi urinaria (mai effettuato lo studio della composizione dei calcoli) e da lieve iperuricemia. Sono in trattamento con Lithos Plus (1x 2 die) e allopurinolo 300 mg. die (prescritti dall'Urologo).
Poiché ho visto che la VS Azienda produce prodotti alcalinizzanti a vario dosaggio di citrati, desideravo sapere qual'è il dosaggio minimo e massimo dell'assunzione dei citrati di potassio e magnesio per un effetto ottimale e sicuro, cioè da non essere sottodosati o assumerne in eccesso. Inoltre la quantità di citrati assunti è correlata anche all'efficacia sul contrastare l'aggregazione dei calcoli? Grazie per l'attenzione.
 
Cordialmente.

Risposta:

Gentilissimo utente di questa rubrica,

se lei è formatore di più di un calcolo (ovvero ha una nefrolitiasi recidivante) le consiglio (come nefrologo) di fare uno studio metabolico, ovvero lo studio urinario, ma possibilmente anche ematico per capire le motivazioni che sono alla base di questa produzione di calcoli (le diverse cause possono essere quasi una ventina). 

Da tale studio si può evincere il vero motivo per cui si  producono i calcoli e quindi consigliare una terapia appropriata, che potrebbe essere la stessa che sta già seguendo, ma con cognizione di causa e la cosa potrebbe fare la differenza.

Da li anche il dosaggio appropriato dei vari farmaci, per esempio il citrato io lo modulo sulla entità della sua mancanza e sul pH urinario e poi aggiusto il dosaggio al controllo in terapia.

Non aver analizzato il calcolo, se in suo possesso, è una discreta persa opportunità. 

Spero di averle dato una buona idea, per la quale può andare a curiosare anche su questo sito. 

Per la realizzazione di quanto sopra si affidi ad un nefrologo competente di nefrolitiasi o calcolosi renale che dir si voglia

Cordialmente.

Dott. Marco Lombardi

Specialista in Nefrologia

Presidio Ospedaliero SM Annunziata, Antella - Firenze


Oggetto: Calcolosi renale recidiva per cistinuria

Domanda:

Gent.mo Dott.

Soffro di calcoli di cistina e mi è stato suggerito di prendere il lithosolv plus per alcalinizzare le urine. 
Quante pastiglie dovrei prendere al giorno per mantenere un ph intorno a 7,5-8? 
E quanta acqua dovrei bere in aggiunta al lithosolv?
 
Cordialmente.

Risposta:

Buongiorno, 

Il Lithosolv Plus può essere assunto dalle 2 alle 4 compresse giornaliere.

Le consiglio di utilizzare la cartina tornasole che trova in dotazione nelle confezioni del Lithosolv Plus, per valutare il giusto pH delle urine ed aumentare o diminuire la dose in base allo stesso.

La dose giornaliera di acqua da assumere deve essere di almeno 2-2,5 litri. 

Inoltre, in considerazione della patologia e dell’età, le consiglio di effettuare, se non già fatto, anche un screening metabolico con LITHOTEST COMPLETO per avere un quadro completo della sua situazione.

Cordialmente.


Dott. Roberto Castellucci

Specialista in Urologia

Ospedale SS Annunziata di Chieti


 Oggetto: Cistite post-coitale

Domanda:

Buongiorno,
 
Dopo 10 anni di cistite post-coitale decido di intraprendere il percorso della deakos con ausilium e fermenti, per 5 mesi tutto bene, allo scadere del quinto mese si è scatenato l'inferno! In seguito ad un rapporto con il mio partner mi è tornata la cistite nella forma più violenta della mia vita, dopo due giorni prendo il monuril, acqua fresca... faccio urinocultura con antibiogramma e nel frattempo tamponi con cistalgan, risultato dell’urinocultura un disastro e 1000000000 di e.coli. Il medico mi prescrive levoxacin per 5 giorni ! Beh ho passato i cinque giorni più brutti della mia vita... attacchi di panico, dolori alle gambe, diarrea, da quel momento ho perso 4 chili che ad oggi non riesco più a recuperare perché il mio intestino è completamente massacrato...dopo la cura tutti i giorni diarrea ... così dopo circa due mesi mi rivolgo a un gastroenterologo che mi propone normix per 5 giorni per abbassare la carica batterica nel colon e a seguire 10 giorni di ECN da ripetere per sei mesi... finito il normix non solo mi peggiora la situazione, diarrea ma mi viene anche la candida!!! Oggi dopo tre mesi dall’episodio di cistite ho la candida e di nuovo i sintomi della cistite con forti bruciori alla minzione! Ho sospeso ECN che mi ha peggiorato la situazione è ho iniziato codex due volte al giorno.. adesso non sto nella condizione fisica di prendere altri antibiotici, anche perché ho perso peso e non riesco a recuperare, ho perso le speranze e la voglia di vivere! Vi prego di aiutarmi
 
Grazie 

Risposta:

Cara Sig.ra,

la inviterei a sospendere ogni tipo di farmaco per almeno un mese, in questo periodo bere almeno 2 litri di acqua e assumere solo fermenti lattici per ripristinare la flora intestinale
Per quanto riguarda la cistite le consiglio, come prevenzione, ACIDIF PRO BUSTINE da assumere 1 bustina al giorno per 1 mese e continuare eventualmente  per altri 2. 
Il prodotto agisce sia livello del colon con i suoi probiotici , sia a livello vescicale, mantenendo un ambiente sfavorevole all'attecchimento dei batteri. 
In questo modo potrà anche rafforzare l'azione di integrazione con i fermenti lattici.


Cordiali saluti.


 

Dott.ssa Claudia Trapani

Specialista in Ostetricia e Ginecologia 




 Oggetto: Cistiti Ricorrenti

Domanda:

Buongiorno,
 
è da circa due anni che soffro di cistiti, ma negli ultimi mesi ne sto soffrendo soprattutto dopo ogni rapporto. Ho effettuato sia il tampone uretrale il cui risultato è negativo, sia il tampone vaginale e in quest'ultimo è emerso l'enterococcus faecalis. Ho fatto una scatola di agumentin con fermenti lattici e una scatola di ovuli di vidermina.
Nonostante questa cura avverto ancora bruciore alla minzione e una leggera difficoltà a urinare e dopo ogni rapporto sento dei bruciori anche in vagina. Che cosa posso fare?

Grazie in anticipo per la risposta

Risposta:

Buongiorno, 

non preoccuparti, le cistiti ricorrenti purtroppo sono molto frequenti nelle giovani donne.
Intanto come primo consiglio ti direi di bere acqua almeno in quantità di circa 1 litro e mezzo al giorno. 
Poi per quel che riguarda i farmaci tutto quello che ti consiglierò  stai sicura che risolverà il tuo problema e lo dico perché già testato su tante pazienti.

Cominciamo cercando di eliminare infezioni batteriche sia a livello vescicale che a livello vaginale e per questo puoi prendere ACIDIF PLUS COMPRESSE 1 cpr due volte al giorno per 14 gg e continuare poi con ACIDIF PRO per prevenire ulteriori recidive (da prendere 1 busta alla sera per 1 mese). Questo è un integratore molto importante perché riesce, tramite probiotici e L-Metionina, a mantenere un ambiente sfavorevole alla crescita batterica.

Cordialmente.


 

Dott.ssa Claudia Trapani

Specialista in Ostetricia e Ginecologia 




 Oggetto: Cistite Ricorrente

Domanda:

Buonasera,
 
soffro di Cistiti ricorrenti da circa 2 anni. 
Dopo urinocoltura, è apparsa una carica batterica di E. Coli.
 
- Ho iniziato subito la terapia con Ciproxin (poiché resistente alla Fosfomicina) i sintomi scomparivano ma dopo pochi mesi ecco riapparire la Cistite. 
- Ho provato ad assumere integratori sotto prescrizione medica come: VSL 3, Cistexx, cranberry, D-mannosio ma nulla ha giovato. 
- Ho eseguito un'ecografia intrauterina ma non è risultato nulla a livello ecografico. 
- Ho eliminato completamente indumenti troppo stretti, alimenti fritti, bevande irritanti. 

Cos'altro potrei fare? 
È una patologia molto debilitante 

Grazie in anticipo per la risposta

Risposta:

Buongiorno, 

avendo già provato tanti farmaci, penso che il tuo problema sia proprio a livello dell'urotelio vescicale che viene danneggiato dalle recidivanti infezioni batteriche
Consiglio due integratori che agiscono uno in acuto nelle infezioni batteriche da E.coli che è ACIDIF PLUS COMPRESSE da utilizzare una cpr due volte al giorno per 14 gg e continuare poi con ACIDIF PRO BUSTINE - 1 la sera per 1 mese, che servirà ad impedire nuove manifestazioni ricostruendo e curando, tramite probiotici e L-Metionina, i danni provocati dall'infezione batterica.  

Cordialmente.


 

Dott.ssa Claudia Trapani

Specialista in Ostetricia e Ginecologia 




 Oggetto: Infiammazioni vaginali ricorrenti e tamponi negativi

Domanda:

Buonasera dottori, da circa 1 anno e mezzo soffro di infiammazioni vaginali ricorrenti con gonfiori, rossori, abbondanti perdite e bruciori. Sono sempre stata trattata per infezioni fungine sostenute da candida (complice anche un periodo di forte stress) nonostante i tamponi vaginali risultassero negativi e avessi sintomi aspecifici.
Effettivamente però dopo ogni cura stavo meglio per un periodo più o meno lungo. Ora, dopo l'ennesima terapia trimestrale, sono punto e a capo con in più un anomalo sanguinamento intermestruale. Piccole perdite le avevo avute anche nei mesi precedenti, tanto che stavamo pensando di sostituire la pillola; ora invece ho vere e proprie secrezioni marroni.
Ho appena rieseguito un tampone con ricerca questa volta anche di clamidia, gonococco e mycoplasma ma i risultati tardano ad arrivare.

La mia domanda è: potrebbe essere che io abbia un'infezione di questo tipo (e che fin'ora non mi era mai stata ricercata) e che quindi le mie difese siano più basse tanto da sviluppare contemporaneamente candide ricorrenti? Altrimenti il miglioramento dei sintomi con terapia antifungina non me lo spiego...ed infine, ho letto che queste malattie restano spesso asintomatiche: dovessi avere una mst, potrei averla presa 3 anni prima e non aver mai avuto sintomi? Scusate la lunghezza, ma dopo più di 1 anno ho molte cose da dire. Spero in un vostro gentile riscontro. Grazie!
 
Cordialmente.

Risposta:

Buongiorno, 

Si, potrebbe essere una mst.
Se finora i tamponi sono sempre e solo stati tamponi vaginali, non sono mai state ricercate le infezioni cervicali e quindi non si può sapere se l'infezione era ascendente.
E molte infezioni mst danno il problema delle perdite di sangue.
Sarebbe anche necessario associare un'ecografia TV per capire se le tube sono state coinvolte (se l'ecografia TV non è stata effettuata recentemente).
Sicuramente un coinvolgimento di infezione fungina c'è stato se poi c'è stato miglioramento con la terapia.
Attenda il risultato del tampone, così da poter capire meglio.

Cordialmente.


Dott.ssa Roberta Rossini

Specialista in Ginecologia e Ostetricia




 

Oggetto: Sindrome di Dent

Domanda:

Buongiorno,

Mi hanno riscontrato la Sindrome di Dent, vorrei sapere più notizie riguarda questa patologia e se esiste un centro specializzato.

E la prospettiva di vita 

Risposta:

Gent.ma Sig.ra, 

la Sindrome di Dent è una rara malattia genetica (dovuta alla mutazione del gene CLCN5 responsabile del buon funzionamento dei cosiddetti canali del cloro) e di difficile diagnosi tantochè la maggior parte di noi non ne ha mai visto neppure un caso. Provo a spiegargliela ma possibilissimo che non ne sia capace e chiedo scusa in anticipo. 

E' una forma legata al cromosoma sessuale X a trasmissione recessiva, il che ne fa una malattia più seria per i maschi e meno per le femmine. 

I reni sono formati da circa 1 milione di nefroni, l'unità funzionale del rene; il nefrone è costituito da un glomerulo che dal sangue filtra le urine, che convoglia in una tubazione che produrrà le urine finali. Tale tubazione è formata dai cosidetti tubuli renali che sono distinti in prossimali (vicini al glomerulo) e distali (più lontani). Il sopraddetto canale del cloro è presente in tutte le cellule di questi tubuli ed altre del nostro corpo (sono molto approssimativo ma cerco di farmi capire). Guarda caso il canale del cloro è anche responsabile del riassorbimento delle proteine più piccole dalle urine che transitano nei tubuli renali.  Non funzionando bene i canali del cloro in questa malattia si ha una perdita di proteine di basso peso molecolare (quelle piccole). Una di queste è proprio il Paratormone o PTH, un ormone che regola calcio, fosforo e anche la vitamina D

Una eccessiva quantità di questo PTH non riassorbito nelle urine raggiunge così le cellule del tubulo lontano il che produce una perdita urinaria di grandi quantità di fosforo. Ciò produce un abbassamento dei livelli di fosforo nel sangue (per forza viene perso nelle urine continuamente). Il nostro organismo cerca di mettere una toppa alla cosa producendo molta vitamina D che aumenta l'assorbimento sempre renale (ma anche osseo) di fosforo e di calcio. 

Ne deriva che tutto questo calcio assorbito diviene troppo (il calcio è uno ione che deve essere precisissimo nei nostri liquidi). Al rene allora non resta che eliminarlo. Ecco spiegato perchè questa malattia, la Sindrome di Dent, si accompagna in una elevata percentuale di casi a perdita di calcio nelle urine che può dare calcolosi o calcificazioni del rene dette nefrocalcinosi. Ecco spiegabili anche rachitismi e osteomalacia (problemi in definitiva ossei). 

Alla fine nelle forme più gravi c'è anche risentimento renale con loro insufficienza, ma pur non sapendo niente di quello di cui lei 'soffre' o dei suoi valori ematici, credo che se alla sua età lei non mi scrive di grossi problemi può stare tranquilla.

Cordialmente.

Dott. Marco Lombardi
Specialista in Nefrologia

Presidio Ospedaliero SM Annunziata, Antella - Firenze


 Oggetto: Acidif Pro in gravidanza

Domanda:

Buonasera,
 
Da qualche mese sto assumendo, con esito positivo l’Acidif Pro, ora ho scoperto di essere incinta....è possibile continuare ad utilizzarlo?
 
Grazie, cordialmente.

Risposta:

Buongiorno, 

Congratulazioni per la bella notizia.

Sì, Acidif Pro può essere usato in gravidanza. Non ha nessuna controindicazione.

Faccia però sempre riferimento al suo ginecologo che la segue in gravidanza per quanto riguarda la posologia.

Se il ginecologo introduce anche altri integratori devono essere dosati tutti correttamente.

I miei più sinceri auguri per la gravidanza!

Cordialmente.



Dott.ssa Dott.ssa Roberta Rossini

Specialista in Ginecologia e Ostetricia




 Oggetto: Poliuria, Urinocoltura Negativa

Domanda:

Salve,
 
Sono una ragazza di 28 anni. Da circa 10 giorni riscontro fenomeno di poliuria, ovvero minzione frequente ed anche abbondante. Leggera tensione nel basso addome, no bruciore. 
Sospettavo una cistite ma la urinocoltura è negativa. Ieri avevo anche un po' di febbre. 
Quali esami sarebbe utile fare in questo caso? Esami specifici del sangue? Esami del funzionamento della vescica?
 
Grazie, in anticipo.

Risposta:

Buongiorno,
 
La poliuria, cioè la più elevata frequenza quotidiana alla minzione rispetto alla frequenza solita, non necessariamente è sempre e solo dovuta alla presenza di infezione delle vie urinarie
Infatti l'urinocoltura è risultata negativa. Probabilmente la febbre è sopraggiunta per la presenza di altra alterazione a livello corporeo, per il quale varrebbe la pena rivolgersi al proprio medico.
La poliuria nel caso specifico potrebbe essere dovuta anche a presenza di infiammazione, ma aspecifica, per la quale ovviamente l'urinocoltura non è l'esame che la identifica ma lo è più l'esame urine generale.
Nel suo caso sarebbero indicati gli integratori specifici del tratto urinario per cercare di ristabilire il microambiente, e favorire una adeguata frequenza minzionale.
Acidif plus compresse a tal proposito ristabilizza il microambiente.

Cordialmente.



Dott.ssa Dott.ssa Roberta Rossini

Specialista in Ginecologia e Ostetricia




 Oggetto: Cistiti post coitali ricorrenti

Domanda:

Salve,
 
Per cistiti ricorrente batteriche cosa mi consigliate dei prodotti...?
Sono soprattutto post coitali
 
Grazie, cordialmente.

Risposta:

Buongiorno, 

le cistiti recidivanti, soprattutto post coitali, sono un problema molto frequente e soprattutto molto fastidioso. Bisogna curarsi bene quando la si diagnostica altrimenti si rischia di procrastinare il problema per molto tempo.

Perchè il rapporto sessuale può causare cistite?

Soprattutto per motivi anatomici: la vagina è strettamente vicino alla vescica e il rapporto sessuale, se la lubrificazione non è adeguata, porta a traumi meccanici con relativo dolore alla penetrazione. Quindi sia i motivi anatomici che i motivi ormonali (secchezza) potenziano reciprocamente l'effetto negativo sul benessere della vescica.

Pertanto i passaggi fondamentali per diagnosticare la cistite recidivante post coitale e curarla definitivamente sono:

  • eseguire esame urine ed urinocoltura con antibiogramma ed effettuare la terapia antibiotica indicata.
  • normalizzare il pH vaginale e l'ecosistema vaginale
  • ripristinare un normale livello estrogenico in vagina con minime quantità di estrogeni locali
  • correggere l'ambiente intestinale
  • rilassare la muscolatura pelvica
  • curare anche il partner, per evitare che l'infezione eventualmente presente possa passare da un partner all'altro durante il rapporto

Ecco allora che tra i prodotti in commercio Acidif Pro e Acidif Plus permettono di favorire la funzionalità dell'apparato urinario, creando condizioni sfavorevoli allo sviluppo e alla proliferazione batterica e aiutano a ristabilire l'equilibrio della flora intestinale, alterata dalle cause più diverse

Un caro saluto.



Dott.ssa Roberta Rossini

Specialista in Ginecologia e Ostetricia




 Oggetto: Acidif PRO

Domanda:

Salve,
 
Ho avuto il primo attacco di cistite a febbraio del 2018, andato via in una settimana con monuril.
 
In seguito ho avuto sporadici episodi che duravano al massimo una sera per poi sparire il giorno successivo.

A gennaio di quest'anno altro attacco acuto e dall'urinocoltutura sono risultata positiva all' e.coli. Mi hanno prescritto ciprofloxacina per 10 giorni che mi ha attenuato un po i sintomi ma la cistite non è scomparsa di fatto.
Ho iniziato ad assumere integratori ai semi di pompelmo, ma è andata bene per una settimana e poi la cistite è tornata. Ho provato con d mannosio ma anche se sono stata un Po meglio, di fatto ho avuto problemi gastroinrestinali, un gonfiore imbarazzante. Un medico omeopata di cui mi fido molto, in seguito ad un esame di biorisonanza, mi ha diagnosticato una disbiosi intestinale probabilmente causata dall'assunzione eccessiva di yogurt greco per tre anni, se non dallo stress, oltre ad aver confermato la presenza del coli e mi ha prescritto una cura a base di punture di echinacea, arnica e altre sostanze per riparare le mucose, in più dei composti in gocce, vitamina b12 di cui ssono carente, vitamina D, magnesio. Sono passate due settimane in cui però ho continuato anche ad assumere integratori al mirtillo rosso per poter attenuare i sintomi e trovare la forza di andare a lavorare, la situazione è cambiata poiché adesso ho per lo più bruciore diffuso ai genitali ed una specie di prurito nella zona dell'ano , oltre a gonfiore, stitichezza, che non so se di fatto siano stati provocati dal mannosio. Il medico non mi ha prescritto lactobacilli al momento, ma io mi chiedo se non sia il caso di assumerne. Dunque vorrei avere un altro parere sulla situazione e chiedervi se un prodotto come Acidif PRO possa fare al caso mio.

 
Grazie, cordialmente.

Risposta:

Buongiorno, 

lei ha già identificato il prodotto adatto Acidif PRO in quanto contiene oltre alla L-metionina, condroitinsolfato e ialuronico che lavorano sulla mucosa vescicale per bloccare il passaggio alla cistite interstiziale, anche Lactobacilli. 

Le propongo di ripetere comunque una urinocoltura con antibiogramma e poi partire con una bustina alla mattina e una alla sera per 7 giorni e poi passare ad una bustina la sera per un periodo di almeno 21 giorni vista la persistenza dei suoi sintomi da tempo. 
Il batterio in causa deriva dal serbatoio intestinale (non vedo collegamento con l'assunzione di yogurt anzi!!) attenzione quindi alla dieta che deve essere sana, bilanciata e permettere la regolarità intestinale.

Per quanto riguarda invece il prurito con arrossamento della zona genitale e perianale potrebbe essere suggestivo di una micosi quindi le consiglio di farsi controllare dal suo medico di base.  

Un caro saluto.


 

Dott.ssa Giorgia D'Andrea

Specialista in Ginecologia




 Oggetto: Cistite in gravidanza

Domanda:

Salve, 

Buongiorno, si può utilizzare Acidif Pro in gravidanza come prevenzione?

Grazie, buona giornata

Risposta:

Buongiorno a Lei! 

La gravidanza è un periodo della vita di una donna spesso afflitto da cistiti con carica batterica elevata e spesso recidivanti

Per i gravi rischi che ne possono conseguire è fondamentale eradicare a fondo l'infezione utilizzando terapie complementari all'antibiotico

Fra queste il prodotto ACIDIF PLUS (posologia una cp matt e sera x 7 gg da ripetere poi su consiglio del medico) è molto efficace e si può utilizzare tranquillamente come da studi clinici effettuati in gravidanza. 

Nel caso di ACIDIF PRO non esistono studi eseguiti in gravidanza, anche se analizzando i componenti del prodotto non ne ravvedo una controindicazione.

Credo che sarà compito del suo ginecologo di fiducia scegliere il prodotto più indicato per lei.

Cordialmente.


 

Dott.ssa Giorgia D'Andrea

Specialista in Ginecologia




 

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